
Buongiorno ai nostri lettori e ben ritrovati nella nostra rubrica che affronta argomenti inerenti gli immobili e il loro mondo.
L’argomento odierno è di grande attualità e riguarda la successione ed i suoi tipi.
Quando purtroppo viene a mancare una persona si apre la successione, con la quale subentrano gli eredi nel patrimonio attivo e passivo della stessa. Ci sono tre diversi tipi di successione: testamentaria, legittima e necessaria. Vediamo quali sono le differenze: la successione testamentaria è quella in cui il de-cuius dispone dei propri beni attraverso un testamento; se il defunto non lasciasse nessun testamento si dovrà procedere con la successione legittima, attraverso le disposizioni di legge, che prevedono quali siano le quote spettanti a ciascun erede in base al rapporto di parentela che legava il defunto con il successore. La successione necessaria è quella che purtroppo avviene quando qualcuno muore senza lasciare nessun parente entro il sesto grado di parentela per cui la sua eredità si devolve allo stato. Questa successione necessaria è quella che la normativa riserva a determinate categorie di eredi, detti anche legittimari, normativa con la quale viene rispettato il vincolo familiare e di sangue, tra il defunto, i coniugi ed i figli; dove non ci fossero questi ultimi si considerano gli ascendenti.
Vediamo adesso i diritti successori del coniuge: infatti al coniuge spettano, oltre alla quota che la legge gli riserva, i diritti “automatici”, scritti o non scritti nel testamento, quali il diritto di abitazione nella casa che era residenza coniugale ed il diritto di uso dei mobili che corredano l’abitazione.
Nel caso in cui invece il coniuge sia separato dal defunto, ma in forma consensuale, avrà gli stessi diritti del coniuge non separato. Nel 2016, attraverso la legge Cirinná si è data una parziale regolamentazione anche alla convivenza di fatto, o di persone che, senza una struttura formalizzata, convivono, o persone dello stesso sesso legate da un vincolo affettivo.
Quando si presenta la dichiarazione di successione si pagano tre tipi di imposte: quella di successione, quella ipotecaria e l’imposta catastale. La dichiarazione di successione è sempre obbligatoria tranne in un caso in cui concorrono tre fattori: il defunto lascia come eredi il coniuge e i parenti in linea retta, sia ascendenti che discendenti e non lascia beni immobili o diritti immobiliari e vanta dei crediti non superiori ai 100.000 €uro, importo ampliato a favore del contribuente a partire dal 2014. Solo in questo caso è possibile evitare la presentazione della dichiarazione di successione e il pagamento delle imposte.
Speriamo di avervi aiutato a conoscere meglio l’argomento trattato.
Se avete domande o volete approfondire ancora di più l’argomento fatecelo sapere nei commenti.
A presto!