
Buongiorno a tutti! Oggi affronteremo un argomento di grande interesse per chi decide di acquistare un immobile: infatti, al di là di quello che è l’importo di acquisto del bene, che sia un pagamento in contanti o con accensione di mutuo, ci interessa calcolare le imposte che ruotano attorno alla compravendita stessa.
Vediamo come si calcolano nei vari casi:
TASSE SULLA PRIMA E SULLA SECONDA CASA
Infatti quando parliamo di tasse sulla casa, notiamo una grande differenza negli importi fra le imposte sulla prima e sulla seconda casa. Chi acquista una prima casa come persona fisica che risiede nel comune in cui sta acquistando il bene, che lo acquista per uso abitativo residenziale e che il bene stesso non è un bene di lusso, usufruisce di diverse agevolazioni, mentre per chi non è in possesso di questi requisiti, o possiede già un altro immobile nel territorio italiano o nello stesso comune in cui acquista, non vale l’applicazione del bonus prima casa. Il calcolo delle imposte varia anche in base a chi vende l’immobile: se chi acquista lo fa come prima casa e chi vende è un privato, o un’impresa di costruzione che vende dopo cinque anni dal termine dei lavori e che è esente Iva, l’imposta di registro sarà al 2%, l’imposta ipotecaria nella misura fissa di 50,00 euro e l’imposta catastale nella misura fissa di 50,00 euro; se chi vende è l’impresa costruttrice che vende entro i cinque anni dal termine dei lavori o comunque è soggetta ad Iva, l’acquirente verserà l’Iva con aliquota al 4% oltre alle imposte di registro, quella ipotecaria e quella catastale nella misura fissa di euro 200,00 ciascuna. Nel caso si acquisti invece come seconda casa l’imposta di registro sarà del 9% per acquisto fra privati. In caso si acquisti da impresa si applicherà l’IVA al 10%.
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